Valentina: La mia vacanza in Collant a Mosca

Valentina: La mia vacanza in Collant a Mosca

“Io indossai un paio di collant neri aperti sul davanti e sul di dietro…”

Due settimane fa, io e la mia amica Claudia, ci siamo regalate una vacanza a Mosca.
Eccitatissime per la nostra avventura, che avevamo da tempo deciso di fare, finalmente ci siamo riuscite e ce la siamo regalata.
Bene, dopo esserci sorbite tutta la trafila burocratica dei visti, controlli vari, ecc., ecc., finalmente ci siamo imbarcate e, dopo un po’ di ore, trascorse in tutta tranquillità, siamo arrivate.
Altra trafila per lo sbarco, un po’ di confusione tra bagagli ed altro… finalmente usciamo dall’aeroporto e cerchiamo un taxi per andare nell’albergo che avevamo già prenotato.
Dopo quasi un’ora di taxi, arriviamo all’albergo, STRAFICO!!!! Bellissimo.
Ci danno le chiavi e saliamo in camera. Disfiamo alla buona le valigie e ci facciamo una doccia per rinfrescarci. Avremmo voluto prenderci un po’ di tempo in più, ma era ora di cena e così, ci siamo rivestite velocemente e siamo scese.
Dopo cena, siamo tornate in camera per sistemare un po’ le nostre cose e per decidere cosa fare.
Claudia era particolarmente euforica e molto eccitata e mi chiese se avevo voglia di andare a ballare.
Onestamente, non ne avevo molta voglia, ma decisi di accontentarla.
Iniziammo i nostri preparativi e, quindi, il letto era praticamente un armadio a cielo aperto…
Io indossai un paio di collant neri aperti sul davanti e sul di dietro, un miniabito nero ed un paio di decolté rosse con tacco 15, poi sopra un bomberino nero.
Claudia, invece, autoreggenti color carne, minigonna nera, camicetta color rosa shoking e scarpe -dello stesso colore- con la cinghietta alla caviglia, tacco 15. Sopra una giacca nera.
Facemmo chiamare un taxi e chiedemmo all’autista di portarci nella discoteca più bella di Mosca.
Questo ci fece cenno di aver capito e ci portò un po’ fuori Mosca, in una discoteca che da fuori non diceva molto.
Non potendo girare tutta la sera in cerca d’altro, scendemmo ed entrammo.
Dentro era carina ed era piena di ragazze, tutte bellissime.
Iniziammo a ballare un po’ tra noi quando, ad un certo momento, la musica cambiò come se stesse preannunciando qualcosa. Infatti, il dj iniziò a parlare e le ragazze che erano là dentro iniziarono a gridare e ad applaudire. Noi non capivamo nulla di ciò che dicevano, ma….ecco che si accesero dei riflettori su una specie di palco e da lì, iniziarono ad uscire una trentina di ragazzi strafichi, super palestrati….completamente nudi…..!!!!
Abbiamo pensato che fosse una specie di trovata pubblicitaria, ma pochi minuti dopo abbiamo capito che eravamo capitate in un sex-party!!!!
I ragazzi si erano sparpagliati per la sala e già vi erano alcune ragazze che iniziavano a toccarli ovunque.

Cinque minuti ed era cominciata un’orgia mostruosa.

Ovunque c’erano ragazze che si facevano leccare e scopare da questi macho-men ed altre che lesbicavano ovunque.A noi non pareva vero ed abbiamo iniziato a slinguazzarci tra di noi. Claudia mi alzò il tubino e mi sfilò il perizoma, poi si abbassò ed iniziò a leccarmi la passerina.
Ero tutta un lago e mi era venuta una voglia incredibile di farmi scopare. Una ragazza si avvicinò a me, stupenda, e, dopo avermi sorriso, mi schiaffò la lingua in bocca e mi abbassò la parte superiore del vestitino, denudandomi i seni che cominciò a palpeggiare.
Da dietro ne arrivò un’altra che si mise a giocare con il mio culetto, dapprima leccandomelo per bene e poi infilandoci un po’ di dita.
Godevo e mi piaceva da matti, ma volevo qualcosa in bocca….
mi fecero stendere su un tavolino e un’altra ragazza mi offrì la sua fica da leccare. Ero in estasi!!!!
Il tempo sembrava essersi fermato. Ero già venuta non so quante volte leccando e facendomi toccare e leccare da non so quante ragazze.
Mi accorsi che Claudia non era più là con me e così, mi rialzai e cominciai a cercarla. Giravo per la discoteca vestita solamente con i miei collant aperti e la mia passerina continuava a sbrodolare…
Il perizoma non avevo idea di dove fosse finito, idem per il tubino. Mi dissi: “Vabbè, male che vada ho ancora il bomberino al guardaroba…” e non ci pensai più.
Ovunque scopavano e lesbicavano, era fantastico. Ovunque passavo qualche mano mi toccava la fica o i seni…
Finalmente trovai Claudia: si stava facendo leccare la fica da una strafica imperiale, mentre uno dei mandinghi la stava inculando per bene…
Mi avvicinai e, due macho-men iniziarono a ballare mettendomi in mezzo e sbattendomi i loro cazzi fenomenali sul mio corpo….
Meno di 10 secondi e mi ritrovai con un cazzo in bocca ed uno che mi scopava nella fica. Fantastici, si vedeva -e soprattutto- si sentiva che erano professionisti. Mi facevano impazzire, godevo come una forsennata e… non mi bastava. Afferrai il cazzo di quello che si stava sbattendo la mia amica e me lo infilai in bocca, invitando quell’altro a riempirmi l’altro buco libero. Avevo tre cazzi che mi scopavano e ancora ne avrei voluti degli altri. Ero diventata l’attrazione di quel settore e altre ragazze si avvicinarono cominciando ad accarezzare me ed i miei scopatori. Anche Claudia si unì e i mandinghi si triplicarono per soddisfare tutte quelle troie -io per prima- che volevano essere scopate.
La stanchezza iniziò a farsi sentire, sia per il sesso fenomenale, sia per il viaggio e così decidemmo di tornare in albergo.
Riuscii a trovare l’abitino, ma non il mio perizoma…. Ce n’erano ovunque!!!
Ci ripulimmo un po’ e, arrivate al guardaroba, ci rendemmo conto che erano le 6:30 del mattino!!!!
Siamo tornate in albergo in taxi e, durante il tragitto, abbiamo lasciato gustare l’occhio al tassista poiché, per tutto il tragitto, ci siamo slinguazzate e, reciprocamente, ci siamo fatte un ditalino con tanto di goduta finale…
Il tassista non ha voluto essere pagato per la corsa e ci ha fatto chiaramente capire che aveva goduto la scena.
In quella discoteca ci siamo tornate altre cinque sere!!!!!!!!!!!
Non posso fare altro, con nostalgia, che urlare: W Mosca
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