Ogni volta che passavo davanti al suo negozio vedevo la bella signora dalla vetrina e i nostri sguardi si incrociavano.
Dovevo trovare il coraggio di conoscerla.
Un giorno mi decisi ed entrai nel suo negozio.
Lei era davvero molto affascinante. Era vestita molto semplicemente, con una camicia, una gonna, scarpe con il tacco e collant lisci e molto velati che solo a guardarli me lo facevano diventare duro.
La salutai e le chiesi di poter vedere un paio di pantaloni. Li prese dalla rastrelliera e mi disse di seguirla dirigendosi verso il camerino di prova.
Mentre camminavo dietro di lei, seguendo la scia del suo profumo, il mio sguardo era concentrato sul suo sedere.
Mi consegnò il paio di pantaloni che avevo scelto per poterli provare e mi disse che se mi serviva qualcosa lei rimaneva lì fuori, sarebbe bastato chiamarla.
Entrai e chiusi la tenda, ma lasciai un piccolo spiraglio e mentre mi sfilavo i pantaloni, riflesso nello specchio, vedevo che lei, da dietro il bancone, guardava spesso verso il camerino, quasi timidamente…. o forse no.
Allora, prima di indossare i pantaloni da provare, la chiamai e improvvisamente mi girai verso di lei mostrandole il mio pene duro sotto i boxer.
Lei lo notò chiaramente, ma prima che potesse emettere un suono mi infilai i pantaloni nuovi e dopo averli provati e valutati, incominciai a toglierli abbastanza lentamente; ma di proposito oltre ai pantaloni mi tolsi anche i boxer.
Il membro svettò eretto e lei, nel vederlo, ebbe un sussulto come se si svegliasse all’improvviso da una profonda ipnosi.
Non toglieva lo sguardo dal mio membro così lo presi in mano e lo scappellai iniziando a masturbarmi.
In negozio c’ero io solo con lei; la socia aveva detto che usciva per fare delle commissioni.
Lei quasi cadde in ginocchio davanti a me e disse con una voce roca e profonda “Posso succhiartelo?” “E’ tutto tuo” risposi io.
La feci poggiare con le natiche contro lo specchio in modo che mentre mi leccava potevo vederglielo aprirsi e chiudersi seguendo il ritmo dell’eccitazione.
Con mia grande sorpresa quando le alzai la gonna vidi che indossava i collant, ma senza le mutandine e a quella vista la mia asta diventò enorme e violetta.
Ero eccitatissimo e la sua lingua leccava così bene, i suoi denti erano così perfetti sul mio prepuzio che nel giro di pochissimi minuti stavo per raggiungere l’orgasmo ed eiaculare.
Allora la feci girare e feci uscire tutto il mio sperma sopra i collant, sulle sue natiche
In quel preciso momento la porta del negozio si aprì con uno scampanellio: erano dei clienti.
Le abbassai velocemente la gonna lasciandole tutto lo sperma sui collant e la spinsi dolcemente fuori dal camerino visto che lei era come in catalessi e non riusciva a reagire….
Io mi richiusi dentro, mi rivestii poi mi avvicinai alla cassa, pagai i pantaloni e uscendo le dissi “Domani passerò per provare la camicia”. Lei, ben sveglia e con un meraviglioso sorriso molto malizioso, mi rispose “Abbiamo anche del bellissimo intimo, se avrà tempo…”.
Le feci un cenno di assenso con il capo e abbozzando uno dei miei sorrisi migliori, me ne andai..